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Il nulla

Bianco candore sognato
negli occhi chiusi esposti al fango.
Camminare più veloce
per non sentire il dolore
della pelle che cade a pezzi
e del corpo obbligato agli stenti.
La marcia ogni mattina
e la fila per la colazione:
illusione di un mondo ancora in ordine
e di una vita ancora umana.
Letti di panche
e pane nero come pranzo
servono per rendere lento e più duro
il viaggio verso la fine.
Nei volti, negli sguardi,
cosa è rimasto?
Il nulla!
Compito preciso:
seppellire la nostra memoria.
Mangiare, bere, scrivere, pensare
è permesso solo agli uomini.
Invece a noi, che esseri umani non siamo,
solo dimenticare di essere stati creati.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 29/01/2013 04:54
    IL NULLA... D'UN VIVERE CESSATO
    LA CENERE... TUTT'ORA COCENTE.

    PROFONDO VERSEGGIO DILIGENTEMENTE LASCIATO... LA MIA LODE MARIANNA

3 commenti:

  • loretta margherita citarei il 29/01/2013 05:57
    profonda poesia sull'olocausto molto bella
  • Antonio Garganese il 28/01/2013 23:59
    Nulla è stato dimenticato ma gli anni sono passati lo stesso. Non bisogna ripetere sempre gli stessi errori. Questa sarebbe la svolta vera.
  • Anonimo il 28/01/2013 23:02
    Immagini che toccano nel profondo, e colpiscono anche..
    Ciao...

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