Un giorno
dopo aver girovagato nella gabbia d'un matto in preda ai suoi demoni
l'uomo
cadde
nel sillogismo
di un profondo fosso
deducendo
di essere la metafora
di
una divina anfora
si ruppe
del corpo
qualche osso
errori
orrori
quando
si rialzò disarcionato dal vento di una bianca colomba si ritrovò a guardare il mondo da un canale televisivo
si stupì di sé stesso del banale del suo dire
da dietro un superno ponte di Rialto lasciando la parte alta del suo pensiero disarticolarsi nella snodata estinzione dal suo essere
si precipitò a scrivere un diario di libere associazioni verbali
da ieri a oggi il cammino fu lungo per non intromettersi più fra il cielo nascente di una parola ed il tramonto di un'altra
lasciando voce agli esseri ed alle cose
diventò Poeta