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Tramonto

tramonto tinto di rosso perenne,
colpito dal sol che di penne
lucenti il manto gli tinge
e con calde braccia lungi all'olmo ei lo stringe,
le nubi violacee ispiran la notte
il sole durmiente ch'ha le porte rotte
del sonno e di veglia in estivo aire caldo,
tu sei del prezioso amore araldo...
vissente è quel foco che di caldo lo tinse
per quello che l'oscurità nel cielo vinse
quando Dio disse: " sia luce"
la splendente e tua nel ciel fu duce
ancora allegro e sprezzante di gioia,
tramonto sei rosso come l'incendio di troia
e mentre tu scendi dall'altra parte del mare
per il giorno agl'altri portare,
io sulla spiaggia piango la tua morte
in attesa della tua rinascita forte
di bellezza che i raggi imbianca
e lo sguardo sparisce in buio e stanca
è quella penna che sul foglio corre
per la parola fine porre,
intanto io nel buio rimembro di te,
dei tuoi reduci lasciano infiniti perché
che saranno risolti e tolti di torno
solo al nascere di un nuovo giorno.

 

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