pur se bisognosi
di scuoter dalle spalle
il peso dei freddi mesi,
di prepararci all'arrivo della bella stagione,
sotto la fredda luna di febbraio,
tutto ancor appare spento, statico, informe.
Imperla la rorida brina
gli arbusti, la bruna terra,
spessa la neve sui monti,
schiaffi d'algida tramontana
spezzano sogni di sole.
Ma se lo sguardo
con attenzione intorno volgiamo,
ben ci si accorge che l'inverno
ha scolpito nel viso
un sogno di primavera.
Già le lumache lasciano le tane,
l'ape operosa s'è risvegliata,
sempre più intenso il volar degli uccelli,
lieto zirla al mattino il merlo,
crochi, primule, bucaneve
rompono l'indugio nei giardini,
s'ingrossano i ventri delle gemme
sui rami.
Par che nell'aria
vibri una benedizione
che gioia
recherà agli stanchi cuori,
quando tutto risorgerà
al bacio del marzolino sole.