sono così detestabili e deserte
alcune notti d 'inverno,
che vorrei prendere sottobraccio
la luna per rischiarare
gli oscuri pensieri
che affollano la mente,
zittire il loro fitto chiacchiericcio
che evocando dolorosi ricordi,
l'animo mio rattrista.
A cagione di ciò odio l'inverno
e le sue lunghe notti
che mi costringono a pensare
alle cose passate
dalle quali
vorrei definitivamente affrancarmi
e ardentemente desidero
che presto torni la primavera
che fine porrà alle miserie notturne,
per tornare a formulare
uno, cento, mille e mille sogni
come fiumi fluenti a travolgermi,
come tamburi a scuotermi dentro,
ridestando in me nuova vita.