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Sentenza

Contesa irrisolta
divora l'ingegno,
ascende l'indegno
un cielo alla volta.

Il giovine è nato
da lombi dormienti,
da indomiti stenti
già diseredato.

Nell'alta marea
di sogni inculcati,
di libri sfogliati
non sorge un'idea.

D'amore e coscienza,
del crollo d'un muro
si beffa il futuro;
non muta sentenza.

 

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4 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 24/02/2013 13:26
    Tutto cambia e niente cambia. Finiscono secoli e tutto continua come nulla finisse... Bellissimi versi!!!
  • Anonimo il 23/02/2013 17:17
    Una poesia buona anche per il momento che viviamo in cui nulla cambia a tutto vantaggio di poveri indegni.
    Complimenti Alessandro!
  • ciro giordano il 23/02/2013 17:11
    niente cambia.. amara disamina, soprattutto per quei " lombi dormienti, indomiti stenti", veramente splendide immagini... complimenti

4 commenti:

  • Domiziana Gigliotti il 26/02/2013 09:06
    Mi è piaciuta tutta in particolare la seconda quartina.
    Condivido i tuoi pensieri.
    Buona giornata
  • Gianni Spadavecchia il 25/02/2013 13:11
    Non male questi bei versi scritti Alessandro.
  • Anonimo il 23/02/2013 19:36
    sempre bravo ale... sono in accordo con i comenti meritatissimi... apprezzata come tutte le tue
  • loretta margherita citarei il 23/02/2013 18:18
    pensiero condiviso, sei mitico

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