Lasciati portare nel blu del cielo,
lasciati portare via dal vento,
lasciati avvolgere dal caldo in protezione dal gelo
perché l'inverno non sia malo
e perché lo stesso predica avvento,
tesoro lasciati portare su dal vento...
A occhio che intende non tolga il riguardo
purché lo stesso impedisca lo sguardo
tappando dell'animo il respiro,
sentendosi egli stesso
del cor sì bardo...
di colui che diede giudicio il cor s'appresta
così che di mille sonate una sola resta
la più semplice e pura, una nota di pura follia
sillaba solitaria che da sola dà poesia
che porti la lacrima mia
quell'acqua necessaria alla terra
per essere migliore,
perché di mille gocce è fatto il mare
perché di piccoli gesti è fatto il bene
perché il silenzio esprime le parole
perché non restino mai sole
ma viaggino al contrario nel cor della gente
e perché si infrangano come su scoglio la corrente...
La piccola sonata
ormai è terminata
il forte temporale
ormai non ha più male,
la bocca che cantava
ha smesso di parlare
or che le parole feriscon più di lame,
ora che il digiuno è peggio della fame.