C’è un silenzio innaturale
in questo paesaggio dorato.
Ho sussurrato i miei segreti al tramonto,
penetro nell’ombra.
Il buio non mi sorprende più.
Lo sciabordio del mare
che spuma sugli scogli,
coniuga verbi di solitudine
che non sfociano mai in tristezza
ma divengono piume d’un cuscino di quiete
dove far riposare la mia anima.
Non mi sorprende più la risacca
che sgretola castelli di sabbia
e non mi riparerò nella nicchia di vetro del sogno,
né ravvolgerò in posizione fetale la mia ragione.
Questa notte non salperò l’ancora del mio naviglio
né virerò per rotte inesistenti
lontana dagli scogli
e non sarò naufraga di me stessa.
Sosterò un’ora sulla riva
dondolando sull’amaca
e guarderò le stelle
che screziano di luce il velluto scuro della notte.