Cullarsi di queste onde l'infinito
come lascivo pensiero di nulla,
sostando, piccante amplesso,
dentro il raggio estremo
che penetra con luce radiosa,
come quell'ombra sottile,
che mi segue da infante.
È il segno del tempo
che blocca le mani,
che afferra i sogni,
che spegne il motore
non si può più andare...
Cullarsi di queste onde l'infinito
con l'urlo della pazzia
che è solo mia...