Affronta i freddi fiumi
e le montagne grigie
ardor che non transige,
che mai s'estinguerà.
Fra solitari lumi
vagò il sentir finora
e abbraccerà l'aurora,
se mai si mostrerà.
Non scorgi, dio d'ingegno,
nel buio luce fioca?
È il cuor mio che t'invoca,
t'invita a dissetar
mio verso, anche se indegno,
ché giunge tempo nuovo
ch'io, solo, mi ritrovo
col peso di narrar.