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Non perché

Felice son io
di liete dolcezze
e di un piacer stimato
verace e bello
E se la pioggia pazzerella
mi ricorda che giovane
cosa è il pensier d'amore
io son contento di non aver
di più sperato

Non perché non sapessi
che sciocco è un rispettoso amante
non perché non volessi
affrontar un rischio immenso
che dà poco ristoro a chi ben ama
non perché non potessi provare
quella vergogna che è degli amori
deboli e frali

Ma per la mia vita
che non più ora è falsa morte
accompagno io
un lieto sorriso
d'aprile o
di maggio
nel breve spazio
di chi ha troppo amato
cercando un troppo
odiato.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 20/03/2013 09:40
    Peculiari ed incisivi pensieri, regalano emozioni coinvolgenti al lettore per mezzo di versi aulici e profondamente introspettivi. L'amore scorre ovunque ma non sempre nella direzione che l'anima vorrebbe. Poesia stupenda, nel suo emblematico contenuto.
  • Rocco Michele LETTINI il 19/03/2013 21:34
    Un romantico scorrere mirabilmente fluito dalla piena dell'animo... IL MIO ELOGIO ROBERTO

3 commenti:

  • Nicola Lo Conte il 20/03/2013 17:47
    Bella e gradevole, con spunti di riflessione.
  • Alessandro il 19/03/2013 23:05
    Fare buon viso a cattivo gioco è essenziale nella vita, anche di fronte a delusioni forse immeritate. Piaciutissima
  • loretta margherita citarei il 19/03/2013 17:58
    molto melodiosa, gradevolissimo testo complimenti roberto

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