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L'eco delle tue catene

è nei giorni di festa
che le mura
ti si stringono addosso
in un abbraccio di dolore

e l'immenso vuoto che ti circonda
da voce al silenzio

è l'eco delle catene
che legano il tuo cuore
in un nodo stretto

e nell'intenso fluire della mente
con occhi vuoti e persi
cammini a piedi nudi
nella spiaggia dei ricordi
cercando l'orizzonte

riassapori attimi d'emozioni
di carezze e di sorrisi

è allora
che guardi dai vetri
la tenerezza della pioggia
che annaffia le radici

 

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4 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Antonio Garganese il 03/04/2013 09:12
    Poesia di elegante introspezione che spiega come nei giorni dedicati alla riunione di affetto quel che manca per lontananza faccia male. Ma la radice esiste e cresce comunque.
  • franco picini il 03/04/2013 00:06
    non so perché ha messo la mia recensione come anonima e incompleta, volevo salutarti e farti i complimenti.
  • Anonimo il 02/04/2013 23:58
    Poesia struggente sulle catene del cuore, credo i ricordi, ovvero noi stessi, perché siamo principalmente fatti di ricordi, che a volte prendo a toglierci il respiro. Complice una giornata di festa non sentita, una pioggia improvvisa, qualcosa prende a crescerci dentro in un complesso e contraddittorio alternarsi di sentimenti di bellezza, nostalgia, occasioni consumate e perdute, se non di vero e proprio dolore. Uno stato d'animo che ci coglie sprotetti avvolgendoci in un turbine di sensazioni che tuttavia ci riconduce a ripensare alle nostre radici con tenerezza, spingendoci a rifare pace con noi stessi. Tutto reso con parole e versi che toccano le corde giuste, senza mai perdersi nel retorico e nel ridondante. Trovo la tua poesia bella e coinvolgente, molto più complessa di quello che ho potuto dire.
  • Anonimo il 02/04/2013 22:36
    Com'è vero, Vilma! E'nei giorni di festa che le persone sole si sentono ancora più sole. Ciao!
  • Rocco Michele LETTINI il 02/04/2013 21:56
    UN EFFUSO DI VERO... VILMA È IL MIO CORSO QUOTIDIANO... ENCOMIABILE...

4 commenti:

  • leopoldo il 17/02/2014 22:55
    Bella, mi ha fatto riflettere, immaginare, ricordare. Complimenti Vilma.
  • Alessandro il 03/04/2013 16:24
    Una prigionia fatta di lontananza e isolamento, dall'aver perso qualcosa di speciale.
  • loretta margherita citarei il 03/04/2013 07:03
    bellissima veramente bellissima
  • Anonimo il 02/04/2013 23:58
    Poesia struggente sulle catene del cuore, credo i ricordi, ovvero noi stessi, perché siamo principalmente fatti di ricordi, che a volte prendo a toglierci il respiro. Complice una giornata di festa non sentita, una pioggia improvvisa, qualcosa prende a crescerci dentro in un complesso e contraddittorio alternarsi di sentimenti di bellezza, nostalgia, occasioni consumate e perdute, se non di vero e proprio dolore. Uno stato d'animo che ci coglie sprotetti avvolgendoci in un turbine di sensazioni che tuttavia ci riconduce a ripensare alle nostre radici con tenerezza, spingendoci a rifare pace con noi stessi. Tutto reso con parole e versi che toccano le corde giuste, senza mai perdersi nel retorico e nel ridondante. Trovo la tua poesia bella e coinvolgente, molto più complessa di quello che ho potuto dire.

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