Mi lasciasti
mentre camminavi al mio fianco,
un giorno.
Decidesti di farlo
lasciando per sempre
il tepore della mia mano.
Già l'autunno
era alla nostra porta,
e tu
mi lasciasti,
come la debole foglia
lascia il suo ramo
come l'onda affranta
lascia la riva,
come il sole
abbandona il giorno
come una stella d'Agosto
perde il suo cielo.
Mi lasciasti
delusa come un bimbo
che una folata di vento
strappa dalla mano
il suo aquilone.
Ed io,
attonita
con lo sguardo seguii
il tuo insostenibile
lento andar via.
Senza pietà
mi lasciasti andare
da sola
nella nebbia della mia solitudine
affondare i piedi
nelle mie pozzanghere di lacrime
e arrivare alla notte
orfana
della mia Luna.
Senza voltarti,
senza angustia, nè un sorriso
senza un cenno della mano.
Senza neppure una parola
tu
mi lasciasti
fiammella nell'uragano.