Non voglio scrivere
per chi sovrasta gli altri
con l'essere autoritario,
piuttosto che autorevole.
Non voglio scrivere
per chi crede che una battaglia
si vinca con un bravo comandante,
piuttosto che con dei bravi soldati.
Non voglio scrivere
per chi si autocelebra
e vuol farsi sentire,
senza voler ascoltare.
Non voglio scrivere
per chi si sente protagonista
e pensa che gli altri
siano solo comparse.
Non voglio scrivere
per chi giudica l'operato degli altri
senza viverlo a fondo,
né tantomeno comprenderlo.
Non voglio scrivere
per chi crede di non sbagliare mai,
per chi detiene il sapere
e non vuole trasmetterlo.
Non voglio scrivere
per chi pretende che gli altri
siano mesti quando lui è triste
e siano gioiosi quando lui è allegro.
Non voglio scrivere
per chi non ama mettersi in discussione,
per chi si accolla i meriti
quando un'azione va a buon fine.
Non voglio scrivere
per chi è convinto che nella vita
ci siano sempre risposte certe:
le sue!