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Pianti gemelli

Se un giorno t'assalisse
l'estremo patimento,
ricorda chi già visse
nel pianto ma non smise
d'amarti; il mal ci accoppia,
letizia ci divise.

Vegliarti da lontano
dà forza, ma non basta
a chi carezza il niente;
il tocco di una mano
che irradia sentimento
ogni tremor sovrasta.

Ben poca la speranza
dell'ermo sofferente;
nel buio d'una stanza
si spegne anima sola.
Chi il suo dolor conosce
l'altrui languor consola.

 

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4 commenti     6 recensioni    

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6 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 19/04/2013 09:45
    Veramente bel modo di poetare il tuo. Complimenti sinceri!
  • Alessandro Moschini il 09/04/2013 10:55
    Molto bella. Ci vedo un tocco di Ludovico Ariosto nello stile.
  • stella luce il 07/04/2013 21:58
    piangere da lontano per un amore che non si vive... letti con molta malinconia...
  • Anonimo il 07/04/2013 20:10
    Mi fa star male questa tua bellissima poesia, Alessandro... perchè la solitudine, la sofferenza di cui parla mi entrano nelle ossa, mi fanno rivivere tanti momenti già sperimentati e che ancora continuamente sperimento nell'ambiente in cui vivo... E tuttavia, a imprigionarmi l'anima, è QUESTA sofferenza di cui tu parli ora, che solo tu conosci, che solo in silenzio senza null'altro saperne io posso accogliere... Solo poesia? Esperienza vissuta?... Comunque mi ha profomdamente coinvolta, Poeta.
  • silvia leuzzi il 07/04/2013 17:02
    D'un classicismo bello e soave questo tuo poetare. Ma se la forma è soave e musicale la semantica della lirica è intensa e fortemente comunicativa, ossia ti entra nelle ossa e in comunione con lei ti trovi ad esser uno di quei gemelli pianti. Piaciutissima
  • Rocco Michele LETTINI il 07/04/2013 15:35
    L'aforistico distico di chiusa che suggela l'acuto versicolato diligentemente costrutto... IL MIO ELOGIO ALESSANDRO...

4 commenti:

  • Anonimo il 25/04/2013 11:41
    bella ale hai il potere di coinvolgere il lettore... molto sentita la chiusa... bravo come sempre
  • Anonimo il 20/04/2013 16:42
    Tipica poesia che ricorda il dolce stil novo, ben costruita, proporzionata nella musicalità e nella tonalità ritmica dei versi. Accurata anche la scelta della parola, e non è poco. Il contenuto poi, pur se trito e ritrito, non è reso in maniera banale, anzi. Saluti.
    P. S. non si fidi del mio giudizio poetico... la mia specialità è la narrativa. In quel campo posso dire qualcosa di serio. Verrò a leggere qualche suo brano e commenterò, con sincerità.
  • salvo ragonesi il 12/04/2013 16:04
    hai visto come coinvolgono questi versi come si diceva nella tua riflessione di prima quindi fa bsempre bene esternare le proprie emozioni. ha coinvolto anche mè. bravo un saluto. salvo
  • Gianni Spadavecchia il 09/04/2013 06:27
    Bellissima nel complesso la tua poesia, bella chiusa! La solitudine e la sofferenza lacerano chi la legge, rendendolo molto partecipe nel contenuto.

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