non ho più l'ispirazione
s'alzasse un vento bulino
e sparpagliasse
il tappeto ispessito
di foglie,
le morte idee
che appesantiscono
la mente,
ora brulla terra!
Vorrei tanto
che il canto
della fantasia,
azzurro uccello,
intarsiasse nell'aria
il disegno reale
di un pensiero
e si frantumasse poi
in parole cadenti
come la feconda pioggia d'aprile
sul mio cervello
per rinnovare
il verso
che appare smorto,
forzato...
e dopo aver rinverdito la mente,
miracolo grande sarebbe
se mi piovesse addosso
anche un po' d'amore...
riattivato il rattrappito muscolo,
meraviglioso mi diverebbe
il poetare!