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Il buffone è un uomo serio

In ospedale
gente che sta male
in cerca di una cura
che scacci la paura.

Con una smorfia sarai macchietta
ti inventi una scenetta
un ghigno, una finta caduta
che possa suscitare una risata.

Forse speranza che si spande
un battito che accende.

Poi la sera la luce si spegne
e nel buio lui piange,
non lo sa togliere e gli secca
quel che lo scrittore chiamò
maligno "fiore in bocca".

 

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8 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 18/04/2013 11:48
    Non solo serio, ma che ha cuore al posto giusto. Bravissimo!
  • Anonimo il 16/04/2013 19:07
    "il buffone è un uomo serio" il titolo dice già tutto.

    La gente, purtroppo, non si sofferma a pensare che dietro al buffone o clown che sia... vi è una persona di sentimento e che il suo scopo è quello di cercare di svagarli facendoli ridere... per i malati è molto confortante.
    Nel nostro piccolo, dovremmo farlo tutti, anzichè lamentarci sempre.
    Bavo Antò, grazie per averci fatto riflettere.
  • Anonimo il 16/04/2013 13:59
    È più difficile far ridere guardando in faccia la realtà, piuttosto che guardare la realtà con la seriosità di chi si crede serio.
    Purtroppo, molto spesso, chi fa ridere viene tacciato di stupidità, di poca attenzione verso i problemi reali, di persona senza problemi.
    Ma nessuno pensa che dietro la faccia da clown, c'è una profondità, una umanità immensa.
    Molto nella Antonio!
  • silvia leuzzi il 16/04/2013 13:06
    Sono io la peggio che nemmeno il sito mi vuole riconoscere
  • Anonimo il 16/04/2013 11:51
    L'ospedale luogo serio di dolore, luogo di speranza, luogo di grandi gesti d'amore. Solo la parola ospedale ci evoca un terrore ancestrale, quello della morte e della sofferenza, quella che è dipinta negli occhi del malato e che inconsciamente vediamo negli occhi nostri. Esorcizzare il male con il sorriso, indossare la maschera del pagliaccio per alleviare il dolore altrui ma anche il nostro. Tanto di vero e di umano trasuda da questa tua lirica Antonio, tanto di mio, del lungo travaglio per gli ospedali che cominciai con mia madre per finire con mio figlio... grazie di questo pensiero l'umanità ne ha bisogno per ricordarsi di quanto sia caduca la felicità e quanto il riso invece non sia solo espressione di felicità

8 commenti:

  • Anonimo il 20/04/2013 15:47
    credo che siano persone generose... aiutare chi ha bisogno... grandi persone dei pach adams con il cuore tenero e pieno d'amore... che dedicano la loro vita regalando attimi di gioia a chi soffre... BELLISSIMA
  • Alessandro il 18/04/2013 20:24
    Ossimoro apparente per una grande verità. Una sorta di "Ridi, pagliaccio".
  • Anonimo il 17/04/2013 21:09
    Li ho visti spesso questi pagliacci in corsia, purtroppo... portano sorrisi nel dolore e per attimi distraggono da esso. Meritano i loro "lazzi" i tuoi bei versi. Un caro saluto, Antonio.
  • Anonimo il 16/04/2013 13:32
    ... e non costerebbe poi tanto a tutti noi, anche a chi non sappia fare il pagliaccio, portare un sorriso laddove si soffre! Grazie, Antonio, di avercelo ricordato.
  • karen tognini il 16/04/2013 10:42
    Pirandello... Antonio con grande bravura e sensibilita'con versi molto tristi... bravo!
  • laura il 16/04/2013 08:38
    Hai descritto molto bene il dolore, la malattia e le angoscie dei malati in ospedale! Portare un sorriso a chi soffre, provare ad alleviare questo peso che si ha dentro, cercare di non far pensare per alcuni minuti a questo" Fiore in Bocca"! Complimenti Antonio m olto bella ciao
  • Vincenzo Capitanucci il 16/04/2013 07:45
    Una nuova terapia... quella del ridere... pagliacci in corsia... con un fiore in bocca... per alleviare il pianto di una notte malata...

    Bellissima Antonio...
  • loretta margherita citarei il 16/04/2013 07:17
    PIRANDELLO e la sua opera, profonda metafora a descrivere lo stato d'angoscia dei malati, applausi

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