Non capirò mai
che azzurro è azzurro,
che sangue è sangue,
che la semplicità dell'acqua
è nella sua trasparenza,
nel suo non colore.
Io ci vedo il mondo riflesso
e quel candore m'intrista
come lacerante voce di fisarmonica,
che già bimbetta,
a stento le lacrime tenevo negli occhi,
sempre con quel pudore inutile
di non mostrare dolore