Ma i laghi sono stati creati
per l'innocenza e l'eternità
Le loro increspature
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lievi e leziosi pizzi
al tramonto
suoni nascosti nelle canne
voci o versi che ondeggiano e sussurrano
gioia o dolore
chi può poi dirlo?
Non siamo noi a scegliere il destino
Possiamo se vogliamo
riconoscerlo
nella nebbia d'argento che ci accorda
la sua benevolenza.
Ma
niente cose zuccherose
elfi melanconici
invenzioni strappate a doni
inesistenti.
Chi è dominato dall'acqua
come chi è soggiogato dal fuoco
sa che
una luce solo
sorge all'orizzonte
attraversa tutto il lago
per darci la sua quiete
improvvisa.
Solo chi ama
sa poi parlare
e vedere
questa saggezza eternamente
vicina.