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Matrioska

(Belle le parole
incartate con il fiocco.
Le scarti e trovi dentro
altre parole
chiuse dentro a un altro pacco
che sono solo un pacco).

Nel vuoto di discorsi
senza senso
che nascondono
una sòla colossale
alfabeti di dolore
hai sigillato
dietro le coccarde
scartati con il fiato
e niente più.

Resta l'amaro in bocca
come quello di un bambino
che a Befana
scarta un pacco
e trova dentro
pezzi di carbone
al posto del suo gioco preferito.

Sono stanco
di scartare a oltranza
e non trovare giochi belli
o piacevoli sorprese.
Basta!

(Son bomboniere a lutto
quelle che ho trovato fino ad ora.
Ti lascio alle tue parole impacchettate,
dalle tue stesse parole
inchiappettate).

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Alessandro il 30/04/2013 00:06
    Come una matrioska, i versi nei versi di una persona stanca di scartare l'esistenza senza trovare mai una sorpresa gradita.
  • Anonimo il 28/04/2013 22:38
    Non occorrono molte parole per esprimere l'essenziale di noi stessi. In fondo, ad un certo momento, non facciamo che ripeterci.
  • ciro giordano il 28/04/2013 22:19
    Una poesia che nasconde con l'ironia una grande amarezza... E poi le osservazioni acute, disseminate qui e là.. piaciuta

1 commenti:

  • Rocco Michele LETTINI il 29/04/2013 01:48
    TUTTO IL MESTO DI UN TORMENTEO VIVERE NE L'ACCOSTO RIFLESSIVO A LA "MATRIOSKA"... UN PESSIMISSIMO CHE LASCIA A MEDITAR...