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Un giorno, un pomeriggio d'estate

Nacqui un pomeriggio d'estate
una domenica calda di agosto
nacqui nel non amore
mia madre sola
mio padre al mare
già prima di nascere
mi sentii abbandonato
perciò dico: attenti ai pensieri
son loro che decidono tutto
infatti odio le domeniche
i pomeriggi
il loro trascinarsi lento
chi esce cerca di digerire
la pancia piena, la testa annebbiata
il cuore vuoto
le strade son desolate
le finestre lampeggiano luci
grige

Io cammino solo, spesso
guardo le facce
immagino vite, gioie, dolori
studio i passi
indovino paure
si muovono labbra
io chiudo le orecchie
e osservo
apparecchiandomi un sogno
Sono i miei momenti migliori
quando solo
irrimediabilmente solo
amo l'umanità

 

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1 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Anonimo il 03/05/2013 09:52
    e io amo questa tua poesia!... forse perchè sento ", mie" le sensazioni che la compongono...
  • Rocco Michele LETTINI il 29/04/2013 02:03
    UNA TRISTEZZA FOTOGRAMMATA MINUZIOSAMENTE...
    TOCCANTE E PROFONDO FAN DE LO VERSEGGIO BINOMIO MESTO...
  • Anonimo il 28/04/2013 22:45
    Quando immaginiamo gli altri, scopriamo noi stessi...
  • stella luce il 28/04/2013 21:57
    i nostri pensieri governano il nostro agire... quante volte anche a me accade di studiare le persone e di cercare di immaginare chi siano... amare l'unamità bellissimo modo di vivere...

1 commenti:

  • - Giama - il 28/04/2013 22:16
    Particolare, direi coinvolgente e non banale!
    Bravo e complimenti per la scrittura.
    Ciao
    Gia

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