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La storia triste

Un dì di Novembre,
che il gelo gonfiava,
un grano di polvere
uscì dalla cava.
Il vento lo spinse
fin sopra il ruscello,
che pianse due gocce
per farlo più bello.
Il grano bagnato
si sentì un re
e andò al castello
con due balzi o tre.
La corte fece
alla bella regina
che se ne accorse
e corse in cucina.
Il grano già cotto
girava le stanze,
con la sua amata
sognava le danze.
Ma dalla dispensa
uscì un piumino
che con un colpo
lo diede al camino.
Così l'orgoglio
bruciò in un istante
e il grano di polvere
non fu più importante.
E quando in cenere
volò verso il cielo
neanche la cava
lo pianse davvero.

 

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6 commenti:

  • AGOSTINO il 24/02/2012 02:23
    per essere poeti non necessita la sapienza del filosofo, il dettato del cuore assolve con vera umiltà la bontà dell'opera, brava assai piaciuta ciao
  • Anonimo il 11/10/2009 01:17
    La descrizione di questo "chiodo-scaccia-chiodo" intenerisce e intimorisce insieme.
  • Vincenzo Capitanucci il 13/03/2008 15:09
    Molto triste questa perdita... tutti questi sogni di danze.. ma questo orgoglio perduto è una rinascita.. di fuoco... dolorosa.. ma di vero Cielo

    Bravissima
    Vincenzo
  • A. Barbara Di Stefano il 25/04/2007 20:14
    ... apprezzabile lo studio sulle rime, ma ancora devi perfezionarti... rivista, questa poesia, sarebbe davvero notevole... continua...
  • Veronica Futura Bullian il 15/01/2007 19:46
    La poesia è bellissima.
    Da proprio il senso della tristezza! Complimenti.
  • Argeta Brozi il 10/11/2006 18:29
    Il finale è un po' bruttino, però si nota l'impegno e la ricercatezza per la parte iniziale. Quanto ci hai messo a trovare le rime giuste?!

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