Arsenio m'è entrato dentro,
come un vento caldo d'agosto,
ha sconvolto un cuore
di stoppie bruciate
dal sole invecchiate.
Dolore e piacere d'intreccio,
che il tempo ha sedimentato,
disegno confuso di misero traliccio
lasciato all'agghiaccio di lente emozioni.
Era così tra'l suo dolore
che ho sfiorato un nome,
un sentire d'un tempo,
risvegliato in un momento.
E poi sabbia,
sabbia incolore
per riempire un non amore.