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In memoria del divo giulio

Ormai era un'ombra gibbosa,
che sembrava serbare,
dentro la gibba il dolore
di una nazione segnata.

Non c'erano verità da svelare
nel becco arcigno del corvo.

I semi, gettati, hanno fiorito
quell'abbondanza di accondiscendenza,
che ha finito per spolpare l'osso
ai crani del popolo, vanamente affamati,
che si accalcano spettri tra ombre.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 08/05/2013 08:45
    zia oserei dire ottimamente spettarle!

4 commenti:

  • silvia leuzzi il 08/05/2013 08:50
    Grazie nipotino mio
  • Fabio Magris il 07/05/2013 23:01
    Complimenti anche per questa, cara Silvia, maestra nell'uso del verbo,
  • Ellebi il 07/05/2013 09:42
    Commento anonimo di Ellebi. Saluti.
  • Anonimo il 07/05/2013 01:12
    Belzebù è morto all'improvviso, lui che sembrava eterno, a 94 anni, forse ultimo fra i "cavalli di razza", ha lasciato un archivio di 3500 faldoni; che cerchino lì, i suoi detrattori,
    i segreti presunti che celava, si perderanno in quel suo labirinto e lui, dovunque ora si trovi, bofonchierà un'ironia beffarda su di essi. Saluti.

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