Tutto è cambiato torno oggi a rivivere
con la mente le cose del passato
a risentire alcune voci amiche
quelle di un tempo che un tempo vi era
che oggi invece non c'è più a respirare
come di Lodi la vergine ribelle
il dolce profumo della giovinezza
tutt'attorno ville blocchi di cemento
struggente il ricordo la nostalgia forte
cancellati sono i verdi prati quelle
campagne dai filari dritti d'autunno
macchie di grappoli dai colori accesi
ai quali i ciliegi vicine sentinelle
facevano loro compagnia a metà giugno
avanzandoli nei colori nella tavolozza
quei vellutati mai dimenticati frutti
dal sapore dolce succoso non più la stradina
scossa polverosa che li divideva
percorsa spesso di corsa con la bicicletta
poi dalla costa tra i boschi felice tu
scorgevi l'ansa del Ticino del leccio i profumi
del castagno delle felci dei mughetti
nel vento respiravi forte e da giù sentivi
della lodola il canto lieto il gorgheggio dei merli
dei fringuelli prolungato dei tordi dei ravarini
il cinguettio faceva eco in lontananza
quello ripetuto del cuculo non più quei fossi
le amiche Rungia Cara e Rungia Dora
dove in quegli anni del tempo passato
cantando le donne le fanciulle innamorate
filastrocche allegre dei panni nelle gore
facevano bucato cenere grigia e saponaria il ranno
panni poi con cura stesi sull'erbe delle rive
accanto a frasche verdi e fiori malandrini di sambuco
le gore dove i ragazzi tra risa e lazzi con destrezza
in tuffi ampi arditi davano prova di coraggio
dove io in disparte da loro solitario all'acque
affidavo i miei pensieri portati poi lontano
chissà dove pensieri nuovi oggi diversi
annegati in grigi e freddi blocchi di cemento.