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Levigando

Pensieroso tra voli di rondine ammiro il cielo,
mi incespico in nodi di radici troppo potenti;
i raggi del sole mi si schiantano addosso.
Le pietre mi lanciano contro schegge del passato,
e cerco il futuro in botole profonde...
Massi di roccia si infrangono sul mio cammino,
mi sento crollare senza un motivo apparente;
ma i miei muscoli sono pronti a combattere ancora.
Non esiste traguardo che non sia raggiunto con sudore
e trepidante attesa...
Arriverò lontano, liberandomi di schegge taglienti,
di raggi di sole e radici che mi spezzano le caviglie;
sarò in grado di raggiungere un futuro ancora incerto.
Intanto mi muovo di soppiatto, senza far rumore,
levigando la mia anima.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 12/05/2013 10:46
    Non è giusto che tu debba levigare la tua anima, per adattarle a conidzioni che non si addicano a una persona che ha carattere. Mai porgere l'altra guancia, schivare il colpo e dare una carezza all'avversario per lasciarlo di stucco. Bella e sentita, piaciuta.
  • Anonimo il 10/05/2013 15:06
    Resto molto colpito per la profondità emanata dalle parole di questa poesia profondamente introspettiva. Il testo evoca immagini di un percorso interiore suggerito dalla volontà di "levigare" ostacoli incontrati nel cammino. La chiusa esprime perfettamente il desiderio di assecondare i bisogni dell'anima, "muovendosi di soppiatto, senza far rumore". Pubblicazione molto piaciuta!

3 commenti:


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