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Cabaret romano autentico e nostrano

So' li veri romani
che annanno
pe' li vicoli
de Trastevre
a cantà stornelli
e serenate a la bella,
che su la groppa
se troveno
er peso de Roma
de na vorta,
e che li forestieri
a poco a poco
lasseno morì.

 

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1 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 12/05/2013 10:57
    Esiste ancora un'identità radicata, per un essere umano, in una città? E quello che Roma subisce per presenze di potere di vario genere, e quello che Roma deve sopportare? Capus mundi. Bellissimi versi, il romanesco è meraviglioso, Trilussa tra i miei preferiti. Un'altra considerazione, l'era digitale ci trasforma in avatar, ed è difficile mantenere la propria identità ma uno scambio culturale con chi ha desiderio di parlare di storia, di usanze, di bellezza delle cose e del perchè quelle cose sono così. Insomma lo spirito di ricerca per il bello e il meno bello ci mantiene vivi.
  • Anonimo il 11/05/2013 19:56
    Una giusta celebrazione delle antiche tradizioni. Complimenti.
  • Anonimo il 11/05/2013 19:55
    voleva essere recensione scusami...
  • Rocco Michele LETTINI il 11/05/2013 18:42
    Antico che va scomparenno ricordato mirabilmente...

1 commenti:

  • Anonimo il 11/05/2013 19:55
    vero Don solo li veri romani... bella un abbraccio

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