Non vivo più la'...
Ho chiuso quella porta
ai miei ricordi
che spesso rientrano senza bussare.
No, non voglio farli entrare!
Ma silenziosi,
appiccicosi come tela di ragno,
invischiano i miei dolori.
Mi fidavo di te,
ti volevo bene.
Sostituivi quel padre assente
che mai aveva accarezzato il mio capo.
Poi mi hai guardato,
scrutato... rassicurato.
Ma non eri mio padre
e non capivo.
Gocce nere e rare
sono scese sulle mie gote:
ne vedo ancora i solchi
e non riesco a cancellarli.
Le tue mani frementi
Il tuo corpo indelicato
Il tuo umido sussurrare parole
che non dovevo mai ridire.
Mi hai ammazzato dentro:
nel corpo di bambina,
nell'anima innocente,
nella mia inesperta dignità.
Non so più dove sei,
se ci sei ancora,
ma il mio odio per te è ancora qui,
più vivo di allora.
E finalmente libera del tuo ricordo
vorrei dire:
Non vivo più la'
dove morì la mia infanzia.