Il mio veliero
ha
per ancora la ragione
sa trovare
una baia serena negli occhi
in cui ancorarsi fuori dall'abbaiare del tempo
ha
per scafo un corpo intransigente affamato d'onde capace di trasformare ogni ora in una eternità d'amore
desideri desiderosi di trasformarsi in auliche vele
percorrono
il mare
di una anima dalle tonalità infinite
ed ha
per cuore
una vedova stivata
in una atroce danza
un ultimo velo
da scaricare nel vento
ponendomi
nel sopraggiungere improvviso di uno stormo d'uccelli
una duplice domanda
che ho fatto scoglio
chi ha fatto qualcosa per non morire con la carena disfatta