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Pietas

Pietà reclama il corpore mio morto
ferito da mille venenati dardi
et insozzato da sanguigno desiderio;
Pietà reclama l'animo mio straziato,
gonfio di parto, generatore di mostri;
Pietà reclama il ventre mio
slabbrato da misera cupidigia,
squarciato da lama d'Inerzia;
Pietà reclama la vita mia perduta,
dono malgradito tra memori cimeli.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 28/05/2013 04:04
    PIETAS gridata da chi non conosce che il lugubre quotidiano in una intensa, profonda, toccante poesia.
  • Anonimo il 27/05/2013 21:29
    La poesia, quando é del tutto estranea alle solite fonti di ispirazione come la luna, le stelle, il mare, l'amore, il cielo, diventa messaggio e denuncia. La durezza si impadronisce dell'animo umano e lo fa parlare affinché gli altri sentano e riflettano. Lettura, questa, che deve essere assorbita e metabolizzata, sofferta così come quanto e come racconta. Mi piace pensare, però, che la vita non é mai perduta.

1 commenti:

  • Anonimo il 27/05/2013 20:33
    Questa poesia esprime un profondo dolore, ma anche rabbia, quella sana rabbia che ti potrebbe aiutare a reagire, uscendo dal dolore. ciao

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