Ho più smarrito
che trovato
disse mostrando
nel cavarsi
i pantaloni
un buco immenso grande come un cielo nella fodera della sua tasca destra
- una libellula rossa
vola
sopra uno stagno dalle acque blu
un fior di loto giallo
esplode
in un cielo color viola
un bianco coniglio
mangia
una carota arancione
una gamba verde
s'incammina
su viali celesti -
eppur nudo son più ricco
delineò così
la sua ode sull'essere
suonando un gong privo di articolazioni sui petali tumefatti di un fiore colpito da un pugno di sole
ma non mostrò però cosa contenesse quello strano luminoso gonfiore
palpitante di volume e di parole
nello sfoderato sfoggio di un oggi sfuggito da un pluridimensionale taschino sinistro