Che ne sarà di te mio Angelo Custode
quando verrà l'istante della dipartita,
la mia da questo mondo? Al teologo
ho posto la domanda e non so ancor
se mai avrò risposta. Ti affiderà la Pietà
Celeste ad altra nata nuova creatura
o terrà conto per noi del mio Giudizio:
Inferno, Paradiso o Purgatorio?
Di questo tu non parli e ti capisco.
Così, se tu fossi destinato a me in eterno
scontato il fatto che prima in Purgatorio
e dopo di certo in Paradiso potresti
per sempre qual Custode farmi compagnia,
il problema, cosa assai seria ardua da capire,
si porrebbe se all'Inferno dovessi esser gettato:
lì vi è, credo, certezza che tu non possa entrare,
perché poi condivider dovresti le mie colpe?
Qui quindi il distacco dove tra dannati e giusti
non vi può esser passaggio e comunione
o proprio temo all'atto del primo dei Novissimi?
Tu non parli ed io ansioso non so che dire,
vienimi, ti prego, in soccorso o teologo e rispondi:
" Che ne sarà del mio Angelo Custode?" Dimmi!"