... e la guardava intensamente
occhi aperti di un bimbo curioso
era bella lei i suoi fianchi larghi
il suo seno grande in un corpo morbido
lo riportavano indietro quando
si nutriva del caldo latte materno
avrebbe voluto sfiorarla
e dissetarsi di lei per scoprire la fonte
delle nuove emozioni che lo pervadevano
come il profumo intenso della zagara
in una calda sera primaverile.
Come chiamare quest'agitazione?
Il suo corpo chiuso dentro la sua gabbia
rimase lì con la sua carrozzina e la sua rassegnazione
per non essere come gli altri
per le sue braccia che non si muovevano
per le sue gambe pesanti come pietre
per la sua voce imprigionata
la voleva sua... tanta bellezza
voleva essere amato almeno una volta
perché la sua vita potesse avere un senso
il suo passaggio su questa terra non essere solo
un numero di cartella ma il ricordo di un uomo
che aveva amato da uomo libero
le sue lacrime lentamente scesero
i grandi occhi divennero fessura
e un rigagnolo fece sue le guance
dalla sala d'attesa dell'ospedale
l'acerba donna si allontanò e lui
tornò un numero... sadico ladro dei suoi desideri.