poesie » Poesia libera » Anni 60
Anni 60
Il biglietto del tram
costava quindici lire,
per studenti e operai.
Chi studiava
aveva un futuro,
l'operaio
il lavoro,
anche il meno fortunato,
alla fine delle giornate,
portava in casa
le Lire per la spesa
del giorno dopo.
La Coca Cola
si vendeva
solo in bottiglie di vetro,
il tappo di stagnola,
la guarnizione di sughero,
e sotto di essi,
delle lettere.
Chi riusciva a comporre,
con i vari tappi,
"Coca Cola"
ritirava un premio.
I tram delle corse
"operai e studenti"
prima delle otto,
erano sempre affollati
e tante volte,
si aspettava
la corsa successiva.
La gente spingeva
per salire,
il bigliettaio urlava
"avanti c'è posto"
e nella carrozza,
accenni di lotta
per accaparrarsi
lo spazio
dietro un fondo schiena
di una donna,
anche non bella,
ma odorosa di sapone Palmolive
e culo sodo.
Le Stagioni
erano quattro,
e nessuna "pazza".
La Primavera
la più bella,
si andava in camporella.
Adolescenti per mano
e cuore in subbuglio,
nascosti da siepi
o angoli bui;
sesso a metà
e baci imbranati,
dal sapore
di gomma Americana.
La Luna
era ancora vergine
e le notti
gonfie di sogni.
... continua...
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
1 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
- Croce e delizia come ogni epoca gli anni sessanta, il boom delle auto, delle costruzioni, anche abusive, dei poteri forti e autoritari. La base di un presente che i fa sempre più cupo. Bellissimo amarcord passiopale di un tempo che ci ha lasciato i più grandi musicisti, con le loro opere per chi non c'è più, nella storia contemporanea. Per non parare della altra realtà artistiche.
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0