Tutta la mattina
passata
a cercare di scrivere il Tuo nome
- il Suo corpo
è
un cielo
affamato di sole -
mi sembra di ricordarlo
ma appena prendo la penna
- i Suoi occhi
un lago
movimentato d'amore -
svanisce
allora rimango con la matita in mano
sospeso nel dubbio di iniziare con una vocale od una consonante
- U di unghie e S di silenzi
affascinavano le mie notti -
sono stanco la febbre mi sale
di continuamente dover sfogliare
forse non sto cercando neanche il Tuo nome
- avrei bisogno di Un Segnalibro
di dimensioni illimitate
incollato sulle lenti dei miei occhiali
per segnalarmi la vastità di una pagina precisa nel database della memoria -
ma il mio
pronunciato dalla purezza della Tua voce