La tristezza mi teneva compagnia
e mi arricchiva l'animo,
finche' decisi che era troppo
difficile accetterla:
ho rischiato di amarla e
adesso che non voglio
appartenerle,
mi manca tanto:
era la mia musa.
quanto è bella, sono parole che ho sempre pensato e mai riuscito a mettere insieme, mi rappresenta molto, la prenderò come un esempio, come un messaggio diretto personalmente a me. Non riesco a scrivere molto senza la mia tristezza, però forse meglio così, tu senza di lei hai scritto una bella poesia, forse basta solo ricordarla? ciao
Questi tuoi versi, di eccezionale dolcezza, mi ricordano un detto di Giordano Bruno: In tristitia hilaris, in hilaritate tristis (Ilare nella tristezza, triste nella ilarità.
Anonimo il 08/06/2013 08:56
La tristezza è una musa ispiratrice soprattutto per i poeti.
Molti si adagiano sulla propria tristezza... perchè l'amano, l'importante però, è non lamentarsi.