AL PARTIGIANO DELLA BRIGATA GARIBALDI
nella semioscurità
accanto a te
tengo stretta
la tua tremante mano.
Muto il telefono,
gli amici non chiameranno.
Ti ascolto:
raccontami la vita.
Sono le tue parole
un traghetto
che solca le onde
della storia,
il tuo vissuto
non è solo canuto ricordo
di tempi lontani.
Non ho conosciuto
le miserie della guerra,
non ho sentito la fame
che mordeva il tuo giovane corpo
nè le angoscie di te, soldato,
ma le tue rughe
sono testimonianza viva
dei molti giorni
spesi a inseguire i miei stessi sogni
di pace e di libertà.
Ti ascolto
e non vedo scene sbiadite
di un film in bianco e nero
ma lacrime e sorrisi
di chi prima di me
ha sofferto e gioito
per costruire
una terra di giustizia.
Dammi la tua mano
e non piangere,
non hai camminato invano...
Il tuo esempio
è orma da seguire
per i giovani
che saranno
gli uomini del domani.