So
di aver ereditato
dal tempo
dita di sabbia
anche
accarezzando
cemento
lasciando
dietro di me
deserti incolmabili
dolori intonacati
da strati di malta
viali murati nelle tremebonde lapidi della notte
posso
solo creare
- sai ho raccolto per strada i coriandoli i cuori abbandonati in un angolo le maschere piangenti sui moli del mare le gole dei monti i nodi di paglia le stelle filanti di ogni carnevale che per un attimo si fecero riso e guerra su schermi di cielo -
orecchini di vento
intonati al color oro dei Tuoi occhi
carriole
viole
aiuole
trasporti
in lucentezza
di volto
guardando
da un'oasi d'ascolto
il baciarsi delle rose
sfuggire alla morte
trasformandosi
in un raggio di sole