La chiamiamo gente
quella che per strada ci passa accanto come un fulmine
e non rivedremo più
quella che protesta col bastone in mano
quella che uccide tra le sue stesse mura
Li chiamiamo gli altri
quelli che pescano all'alba sul lago
quelli che gettano i rifiuti la sera
fermandosi un attimo a guardar le stelle
quelli che chiedono un bicchier d'acqua da un letto bianco
quelli che deturpano il proprio corpo per l'eterna gioventù
Le chiamiamo persone
in modo distante
quelle che salgono su una barca fatiscente
con una speranza alimentata da disperazione
quelle che urlano innocenza dietro sbarre di ferro
quelle con una luce su un cappello che respirano carbone
quelle che ci abitano a pochi passi
e che mai conosceremo
così convinti d'essere gli altri
quelli che mai saranno la gente
Così
come quel principe che voleva difendersi
dall'attacco della morte
restando rinchiuso nel proprio castello
scopriremo un giorno d'essere quello
che guardiamo curiosi come scimmie
dal davanzale d'una illusione auto indotta
salutarci triste dal nostro specchio...
... quello che per strada ci passa accanto come un fulmine
e non rivedremo più