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Shandraa

Voglio parlare solo dell'amore
sperso nell'infinito oceano blu
rapito dall'onda che lo porta lontano
là ... dove c'è la mia isola
immersa nell'azzurro e silenzio.

L'approdo è avvolto nell'ombra
ha la forma di un sogno
dove scivolo lentamente
spalmando movimenti e disusi diari.

Solo una nuvola in cielo
muschiate rocce
disegnano sabbioso sentiero
sontuose alte palme lo incoronano.

Sussurro dell'attimo è musica
di diapason vibrante nota espande
il silenzio improvviso prelude il tuono
è lecita l'attesa del rombo dell'onda
possente s'infrange scavando anfratti
profonde cale e buie caverne
di gabbiani porti
dallo stridulo richiamo
risacca accarezza lunghe brune alghe
brezza leggera come mano le sfiora
porta intenso profumo
mi avvolge.

Brucia il senso
parole non trovano voce
per raccontare la musica dell'acqua.

Gonfio il petto in un insensato respiro
nulla si addice all'incombente buio
solo inutili ricordi
cose smisurate
qualche clamore
fievole eco di persa battaglia.

Mi chiedo: "sono invecchiato troppo presto?"
senza il gesto o l'atto che incide
sempre in fuga da ciò che appartiene
l'ansia, l'attesa della voce che spiega ogni cosa.

Non avrò più il mio tempo
attimo unico pieno di presenze
l'amico vivo solo nel ricordo
Lei che mi ha detto ti amo
la carezza della mia dolce Madre.

Per questo sono tornato da " Shandraa"
per fondermi nel suo frastuono silenzio
in balia tra cielo duna e vento
poi...
nel buio di notte senza luna
punteggiata da mute stelle
immaginare nuova luce.

Nell'attimo sarà lecito dire: "domani" ...
... (un giorno senza dover sempre fuggire).

Bruno Gasparri

 

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