poichè diverse volte cado,
dal giudicar m'astengo,
ma se ripenso al giorno della resa,
dei suoi natali non sovvengo il senso.
il mio esser vivo guarda e passa oltre,
sarà che non si sente mai dannato,
ma il turbine che se ne accorge ride,
e si sofferma sul mio corpo inerte.
il senno per natura m'appartiene,
ma spesso ne vanifico l'ardire.
comunemente vivo vita saggia,
ma dentro addenso nuvole volute,
nell'animo mai pago e mai sincero
non sono un uomo vero...