La tua mano sul mio fragile corpo
viola la mia anima.
Stille di rubino
segnano lente
solchi sulla pelle…
Questo dolore non potrò mai raccontarlo.
Ogni notte laceri il mio spirito;
come spina di rovo
squarci la mia carne.
Silente piango nel buio
mentre violento si fa
il tuo respiro.
È così, amore, che ripaghi
la fine del mio giorno?
Fermati,
prova a pensare:
sarò ugualmente tua
se solo sfrondassi la tua anima.
Guardami,
prova a guardare
nei miei stanchi occhi,
a parlare al mio cuore ferito,
e fa che ogni sguardo,
ogni parola diventi
ala di farfalla sulla mia pelle,
come una carezza.