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Una madre

Ragazza mia
sono quasi novanta primavere
e già da tempo non sento più
il cozzare lieve dell’ariete travestito da pecora
e la volontà ostinata nascosta dietro alla rinuncia.
Ma nell’album di famiglia ti vedo come eri
madre di eroi negli anni della perdita atroce
quando hai fatto il voto che ci ha messi al mondo.
Da lì ti seguo pagina dopo pagina
e nella fronte corrucciata
capisco ogni fatica ogni angoscia e ogni paura.
E non sono più il giudice di ogni colpa
che ti ha fatto girare più forte nel tegame
per mischiare i dubbi alle certezze.
E non rispondo più male alle domande inutili
fatte solo per parlare.
Ora so che hai fatto il meglio che potevi.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 21/07/2013 17:16
    Piaciuta questa tua.. complimenti.

4 commenti:

  • marco moresco il 21/07/2013 21:03
    grazie Ferdinando
  • sara rota il 14/09/2007 16:32
    L'ultimo verso è davvero un bel riconoscimento, che tutte le madri vorrebbero sentirsi dire... avere fatto tutto per i propri figli! Bravo.
  • marco moresco il 03/09/2007 09:49
    grazie lise dei vostri commenti, ho deciso di eliminare le virgole da quello che scrivo perché non ne potevo più di vederle lì appese nel vuoto e mi pare che l'"a capo" basti a dare il ritmo che si vuole dare, mantengo invece i punti perché chiudono in modo incisivo e insostituibile un pensiero, grazie ancora, ciao marco
  • Anonimo il 27/08/2007 11:19
    amore insostituibile e intramontabile, amore che risale le pareti del tempo, ferma i ricordi e colma bisogno d'amore. Bella dedica Marco. Ciao

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