C'era quel villino, ermo alla città
Che si diffondeva tortuosa ovunque,
Che porta in sé la storia dell'epoca
Degli alalà e dei balilla, eroi
Di uno Stato e non di una Verità.
I nobili dimoravano bene
Tra salotti folli e discussioni
Comode, ad ospitare gerarchi
E podestà, a cacciar sovversivi
E liberali; finché tutto sparì.
Quella casa è lì, nessuno ricorda
La sua vita, e l'avvicina ora
Un palazzo moderno, un chiosco,
Una pizzeria e un volgo rozzo
Dai gusti patetici e conformisti.
Solo lo storico della memoria
Sa che porta la scomoda realtà
E che lei non dimentica i passi
Di chi varcò le sue porte bianche.