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Nel freddo delle capanne

Se fosse stato il cibo
il nostro più grande problema

Ti avrei dato
il mio corpo da mangiare

quella notte
nel freddo delle capanne

non nacque nessun figlio fra di noi

 

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4 recensioni:

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  • silvia leuzzi il 16/07/2013 21:53
    Criptica Vincenzo, intensa in un sentire che da tuo sguscia sul foglio virtuale e si propaga lasciando quell'amarognolo triste del non compreso, del passato non gustato. Bella da leggere più volte
  • ciro giordano il 16/07/2013 21:44
    una poesia amara, così diversa dalle altre tue, il taglio è surreale, esistenziale, bella bella...
  • Rocco Michele LETTINI il 16/07/2013 21:30
    UN RICORDO... TANTO RAMMENTAR... SOLO UN GELIDO PRESENTE...
  • Raffaele Arena il 16/07/2013 18:19
    Un ricordo come impresso nella tua memoria che esce in modo lacinante in questa tua poesia molto triste, allo stesso tempo amara e romantica.

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