Mi sveglio e non ricordo
da quante anime dormo
la luce abbaglia da tempo
che non sò quantificare.
Ha preso fuoco il mare
elementi scatenati
presenze malvagie aliene
giocano in maschera
sui nostri difetti,
sulle nostre pene.
È sofferenza perpetua
e verità soffocate.
Ma cosa ne è stato della terra
sfruttata tra gli ingranaggi
ingranaggio del cosmo.
E tutti gli esseri senzienti
incatenati tra sensazioni:
di piaceri e dolori
desideri concreti e illusioni
pace e guerra
odio e amore.
E questa immutabilità
che va mutando,
la bilancia fatta cenere
in quale tempi sono
e com'è che non mi muovo.
E il senso di misura?
All'orrore che mi circonda
e senza più censura
all'incubo che vivo.