La perla delle solitudini mi passa tra le dita
momenti di pace inaspettata
ho tempo di prenderne altro
e di distrarmi per scelta
Pochi rumori a corrente alterna
come onde lievi di un mare calmo
poche voci di spiriti alati
come a ricordarmi la natura di ogni cosa
Un piccolo seme è caduto nella mia terra
riarsa da tempo immemorabile
e il germoglio verde acqua già si intravede
far capolino tra le dune del mio petto
Mai cercare di prevedere
la magia della vita a volte è strega
mai osare prevenire
a volte è giostra che gira
Non ho la febbre ancora
seppure i sintomi siano quelli di una degenza
resto a guardare l'evoluzione sotto pelle
crescermi addosso come edera