Scrivo
così per scrivere
per allontanare la corolla dei fiori dal crollo del giorno
avevo un appuntamento
oggi
proprio a questa ora
con la Signora delle acque dei flussi e dei lutti
ma vedi
ho preferito
anche se non mi sarebbe costato niente seguirla tramite l'estasi ho conosciuto il Suo mistico dopo e ne ho conservato in memoria l'obliterato biglietto
- non c'è un forte chiamato morte ma solo porte sorde all'eterno mare delle onde -
ignorarlo
per rimanere qui
mentre il cane della sorte guaisce alla visione di sacri ossi ancora polposi di carne fuggenti vivi dal suo sotterraneo reliquario
imburrati di sole
a parlare di gioia e di arcane fulgenti con le guarite labbra del Tuo cuore salvagente
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Non c'è una stazione chiamata morte... ma solo binari morti...