Ti ho vista, come un passerotto sfinito
respirare a fatica, gli ultimi attimi
della tua vita.
Ho di nuovo pianto, come un bimbo
trattenendo le lacrime, davanti a te,
e ti ho chiamato, nonna, nonna Nada!
Oggi ventitrè Luglio del duemilatredici
ci hai lasciato. Sei nata l'undici febbraio
del millenovecentodiciotto, hai dato oltre
a figli di figli, nipoti, bis nipoti, insegnamenti
e brontolate. L'ultima immagine che ho di te,
è quella di un passerotto sfinito.
E il ricordo della gioia e delle sofferenze
che il mio sballato cammino ti ha dato.
Sei stata mia Nonna e mia Madre,
ti ho anche odiato, ma adesso sapere
che finito di soffrire, il tuo essere
mi circonda ovunque e ancora ricordo
il tuo modo di scherzare e di ridere
ti chiedo se vuoi qualcosa da bere
mi rispondi si e mi dici "Buono!"
Ciao.