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Mobbing

Scie di velenosa arsura tracciano,
queste lampeggianti umiliazioni,
lavoro ch'a maledire il lavoro
fu sedotto e addestrato.
Graffi di vacue,
inascoltate imprecazioni
urlano su un cartellino impotente
sangue non più fiero
si scorgono le transeunti ore,
nulla più
che birilli fetidi di rimpianto,
ch'all'oblio prostrati mendicanti,
gementi s'accostano
nel supremo anelito all'annientarsi.
Odora il corridoio
innaturalmente silente
del pugnalante
stridulo sghignazzare
di colleghi insolenti
della carnascial maschera madidi
di ben calcolata perfidia.
Severo m'osserva il mio dolore
dietro le labbra d'una porta
un tempo desiderata e benedetta,
mentre altro non mi resta
che parlare tremebonda e rassegnata
con un computer
che lo strato nobile del mio sguardo
fende e indebolisce
e l'ancestrale silenzio
d'una scrivania impolverata;
più non so dare un nome o un volto
all'incomprimibile tensione del liberarsi,
annientarsi o riconquistarsi,
al gioco perverso donarsi
di ricomporre lo scrigno
dell'aurea epoca
in cui percorrere le scale
il fascino ardente possedeva
dello svelarsi il paradiso.
Perchè, capufficio,
ai nostri anni consentisti,
di febbrile, serrato lavoro
di svestirsi d'un lampo
dei freschi panni della preghiera,
per scorgersi effigie lugubre
di serpenti ignobilmente affamati?
Perchè mai, Wanda,
di mille affari, serate e caffè
solida e riservata amica,
i nostri ricordi consegnasti
alla fiamma dirompente del rinnegarmi
del rimuovermi in un colpo di file?
Rinascere ha ormai
l'infido dileguarsi
di una sfuggente, ingannevole lotteria,
il tuo stritolante amarmi, mobbing,
rivelato mi ha,
forse per sempre,
la potenza del mio insano detestarmi.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 27/07/2013 09:15
    Mobbing-dick... dovevamo cercare nella letteratura inglese... come se noi italiani non fossimo capaci di denunciare questo capo-doglio... che si aggira negli oceani degli uffici... in ogni scialuppa di lavoro... ( per molti il lavoro è una scialuppa di vita e di morte lottante contro le maree della vita ) con nuovo arpione di angherie e vessazioni.. per fiocinare un dipendente senza doverlo licenziare... e dargli le onde del Suo dovuto... servizio...

    Ottima Cristiano...

3 commenti:

  • cristiano comelli il 27/07/2013 13:18
    Tutta la mia solidarietà, ovviamente, a chi è stato colpito dal mobbing, manifestazione di perfidia e imbecillità che non ammette giustificazioni di alcun genere. Nello scrivere questa proposta ho tenuto senz'altro presente l'ottima interpretazione di Nicoletta Braschi, moglie di Roberto Benigni, nel film "Mobbing mi piace lavorare". Chi l'ha visto ricorderà il progressivo degrado di professionalità e rispetto cui la lavoratrice impersonata da Nicoletta fosse stata sottoposta. Il mobbing, questo mi ha sempre colpito, si manifesta sempre in modo vigliacco, è un fetido, nauseabondo gioco di squadra che si accanisce contro una persona che vale il più delle volte assai di più di chi mobbizza. Posto che chi mobbizza dimostra di essere solo con la sua perversa ignoranza e, peggio, di non prenderne consapevolezza perchè qualora la prendesse dovrebbe cominciare a detestarsi e a imboccare un sentiero di cambiamento. Realtà drammaticamente evidente quanto dura da dimostrare giudizialmente, il mobbing, so che occorre attestarlo anche attraverso dichiarazioni di medici ma spesso questo non avviene. E il mobbizzato si sente sempre più solo. In ogni azienda, se avessimo uno Stato che non dorme o che si occupa di idiozie o di cose senza reale importanza, occorrerebbe che vi fosse un Comitato antimobbing cui il mobbizzato possa fare riferimento per avere tutta l'assistenza che gli sia necessaria, prima di tutto sul piano psicologico perchè la mortificazione suprema, o meglio, la parte terminale della mortificazione, avviene lì. E risalire la china, immagino, non è affatto semplice. Auspico che in questo paese si faccia assai di più per proteggere chi è vittima di mobbing. Che spesso ha finito per avvalorare impropriamente con il suicidio la rivoltante etichetta che gli imbecilli che non lo valgono gli hanno cucito addosso. Ciao.
  • karen tognini il 27/07/2013 10:46
    Ne so qualcosa... mi è capitato in una grande azienda...
    roba da sentirsi male... ma non guardano in faccia a nessuno...
    Poesia denuncia... bravo
  • Anonimo il 27/07/2013 08:08
    Sapessi quanto mi tocca da vicino, questa poesia, Cristiano... Grave di cuore per averla scritta.

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